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giovedì 5 agosto 2010

Nessuna ignoranza sulla dottrina Neocatecumenale: la Chiesa sa...

Dice Mardunolbo .....Bene, visto che l'allora card Ratzinger scrisse questa così precisa lettera riguardo ai delitti contro l'Eucaristia, chi è stato nel "cammino" può, con tutte le competenze del caso, scrivere denunciando tali fatti. Risulta chiaro,ormai che il papa non conosce bene le realtà neocatec. poichè nessun vescovo ha mai segnalato abusi, per ragioni varie che qui non commentiamo.Credo che una lettera con varie firme di chi ha visto e testimonia, recapitata PERSONALMENTE o da persona di assoluta fiducia al Papa, possa smuovere le acque ormai da tempo stagnanti.Credo non ci si possa più aspettare nulla dai "pastori" sia perchè chi conosce i neocatec. è d'accordo o non farebbe nulla, sia perchè il vescovo che non li ha voluti non può testimoniare alcunchè. La situazione è quindi questa. Il Papa forse aspetta che qualche vescovo denunci tali delitti contro le prassi e le opinioni discordanti dalla normale linea della fede cattolica.Se non c'è un vescovo deve esserci un certo numero di fedeli che scriva al posto di un vescovo. In tal modo e solo in tal modo il Papa può procedere o ordinare di procedere.Non può bastare una lettera o più lettere firmate da solo due persone pur testimoni. Inoltre è necessario sincerarsi che la lettera arrivi al suo destinatario!

Scrivo questo thread per rispondere a Mardunolbo affiche' sia chiaro a tutti che non e' vero che il Pontefice precedente e quello attuale non siano stati messi al corrente sulla prassi Neocatecumenale degli ultimi 40 anni. Giovanni Paolo II ne' ha preso conoscenza nel 1996, grazie agli scritti di Padre Zoffoli, Benedetto XVI è al corrente di tutto gia' quando faceva parte della Congregazione della Dottrina della Fede come prefetto.E questo si evince leggendo uno scritto tratto dal libro di Padre Zoffoli: "Verita' sul Cammino Neocatecumenale":

TRATTO DAL LIBRO “VERITA’ SUL CAMMINO NEOCATECUMENALE DI PADRE ENRICO ZOFFOLI PAG N°280Un'interrogazione al Sig. Cardinale Joseph Ratzinger nella cattedrale di Fidenza, il 25 marzo 1993,ore 21, in occasione di una sua conferenza sul nuovo catechismo della Chiesa Cattolica:

Eminenza reverendissima,

il catechismo del neocatecumenali (redatto da Kiko e Carmen) è in sintonia col catechismo della Chiesa Cattolica, nella perfetta ortodossia della Fede? A parere di affermati teologi tra i quali il Padre Enrico Zoffoli, passionista (di cui ci permettiamo unire l’estratto di un suo libro), sembrerebbe di no. I neocatecumenali portano a loro sostegno la benedizione del Papa. Si pone, quindi, il problema di coscienza e si richiede un’indicazione sicura.
Voglia benedirci di cuore!
Un folto gruppo di fedeli cremonesi.
Fidenza, 22 Marzo 1993
Sua Eminenza, pubblicamente, al termine della suindicata Conferenza, ha così risposto:

… La domanda è naturalmente molto delicata e riguarda il Catechismo dei neocatecumenali. Innanzi tutto è da dire che i neocatecumenali, cioè hanno detto alla nostra Congregazione e al “Consiglio per i Laici”: competenti dal punto di vista dottrinale siamo noi; dal punto di vista del cammino di comunità, il Consiglio per i laici – hanno detto che questo ciclostilato non è il catechismo dei neocatecumenali; hanno insistito moltissimo su questo punto: che sarebbe un grave errore considerare il manoscritto come un catechismo; che sarebbero riscritte queste pagine, secondo i nastri delle loro catechesi e offerte come modello, come un aiuto. [evidente che il card Ratzinger presta fede a questa versione dei neocat e non conosce l'uso massiccio e diffuso che veniva fatto - come del resto avviene tuttora - di quei contenuti]
Ma dicono che mai si realizza catechesi proprio nella traccia di queste parole e che il catechista(ha) diversi altri materiali e deve anche sempre rispondere alla situazione e naturalmente tenersi alle indicazioni della Chiesa [sappiamo quanto, tuttora, tutto questo non accada. E' per questo che siamo ancora qui!]. Dato questo, abbiamo insieme col Consiglio per i laici e anche insieme con la congregazione per il Clero, che ha la competenza per la Catechesi, un dialogo con il cammino neocatecumenale, nel quale abbiamo detto che, dopo tempi di maturazione e di sperimentazione, dovrebbe creare un Direttorio o un manuale (il nome non importa tanto, importa la cosa), una specie di Direttorio, di manuale di Catechesi, per i loro catechisti; e oggi, che abbiamo in mano il Catechismo della Chiesa Cattolica, naturalmente questo manuale da scrivere deve strutturarsi, orientarsi al Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo principio è accettato ed è iniziato il processo di redazione. Il dialogo continua e mi sembra che si può sperare che, in un futuro non lontano, avremo a disposizione questo Direttorio per i catechisti, ed anche per i catechizzandi neocatecumenali, orientato al Catechismo della Chiesa universale, e così mi sembra si risolverà, con l’aiuto di Dio, il problema posto da questi fogli redatti da Kiko e Carmen.
(Dalla registrazione eseguita in cattedrale)

Caro Mardunolbo come vedi lo stesso Cardinale  nel 1993 dichiarava che la Sua Congrazione era al corrente della dottrina di Kiko Arguello, infatti ha affermato che sarebbe stata istituita una commissione che in collaborazione con le altre Congregazioni competenti per il CN , avrebbe redatto un catechismo conforme alla Dottrina della Chiesa che ponesse fine al problema della  dottrina dei Neocatecumenali. Difatti lo stesso Kiko Arguello nella catechesi fatta in Spagna nel 2006 rivela che:



DICHIAZIONI DI KIKO ARGUELLO  NELLA CATECHESI DI SPAGNA:
Annuncio della Quaresima 2006 - 22 febbraio di 2006, Parole di Kiko Arguello Pag 4 e 5:




… Come! II Santo Padre dice che i vescovi devono ubbidire ad un laico e ad una donna, seguendo le indicazioni degli iniziatori? E quali sono le indicazioni degli iniziatori? Capite? Notate e ricordate quello che fece il Papa. La Santa Sede ci disse che dovevano sapere quali sono quelle indicazioni, e hanno detto che dovevano studiare tutto ciò che predica il Cammino. Allora, la Dottrina della Fede doveva studiare le nostre catechesi o, per lo meno, sapere quello che predichiamo. In principio, il Cardinal Ratzinger aveva ricevuto tramite Mons. Cordes, alcuni libri di certi signori che affermano tuttora che siamo eretici, come un certo ZoffoIi, passionista, che prese il testo e tirandolo fuori dal contesto diceva: "Nella pagina 37 Kiko dice o Carmen dice...", e prendendo quella Frase fuori dal contesto scriveva 5 pagine dicendo assurdità. Ci sono molti libri su quel filone ... Gli zoffoliani - i seguaci di Zoffoli - quando andavamo a fare catechesi distribuivano opuscoli dove si raccontano le eresie di un tale [Ovviamente questa è la sua versione ad intra]

...Inoltre Zoffoli scrisse un libro: "Eresie di Kiko Arguello" e un altro: "Catechesi di Giovanni Paolo II e catechesi di Kiko Arguello", etc., come se questo conflitto esistesse. Allora la Santa Sede che ci vuole aiutare, ci chiese se potevamo elaborare una sintesi teologica. io dissi: una sintesi, mamma mia, una sintesi teologica di quello che predica il Cammino! Perché eravamo spaventati : se davamo i testi alla Dottrina della Fede non sapevamo come potevano rispondere, (come questo passionista che bastava che lo leggesse fuori dal contesto affinché trovasse dappertutto eresie, o cose così assurde), allora io dicevo: come facciamo? - Allora sceglietevi un gruppo di teologi che si siedano, e che mettano per iscritto quello che voi predicate. Allora prendemmo Emiliano, chiamammo Ricardo Blazquez, chiamammo un gruppo... e poverini !, si sono messi a scrivere un testo così, grosso, un libretto cosi, e la Santa Sede ha cominciato a rispondere male a quel Libro: ed ora che mancava questo, e mancava quest'altro...

ma bene, alla fine, dopo cinque anni giunsero alla conclusione che questo libretto era passabile e dove si metteva un po' di quello che diciamo della sessualità, della croce gloriosa, ecc... Era una specie di riassunto fatto da Emiliano con alcuni altri teologi. Io dicevo: "E quello che cos'e? A cosa serve questo?". "Ah, la Santa Sede vuole sapere se questo è quello che predicate e se ci credete". Io dissi: "Crediamo in quello che dice il Catechismo!". Non vi raccontiamo le sofferenze che abbiamo vissuto in tutti questi anni. Vi dico solo, come aneddoto che quando abbiamo terminato questo libretto, e la Santa Sede stava per riconoscerlo - non vi ho raccontato mai questo - risulta che monsignore Bertone, il segretario, ci disse che questo Libro sarebbe stato il Direttorio Catechetico dei catechisti.

Come? Cioè, dobbiamo togliere la nostra catechesi e questo mattone, così grosso, fatto per un teologo è quello che devono studiare i catechisti? Sì, sì, questo! Cioè, ci hanno detto che volevano sapere quale e la nostra teologia ma, non ci hanno detto che questa sarebbe stato il Direttivo. Insomma, potete immaginare... ci danno appuntamento per l'incontro dell'approvazione di questo libretto e, affinché la Santa Sede dicesse che non siamo eretici, che si trattava di tutto questo, abbiamo I'incontro col cardinale Ratzinger. E, Carmen può confermare, in quella situazione Dio mi diede coraggio ... Dico al cardinale Ratzinger: "io quel libro non lo riconosco!". Dice Ratzinger: "Come ha detto? Che non riconosce questo libro? Da cinque anni lavoriamo ed ora lei dice che non lo riconosce? Ma lei..., perche allora la Chiesa si disinteressa di voi.. "Io in questo Libro non riconosco il CNC! Quella è una tesi fatta male".

Dissi questo davanti a Ratzinger. Ratzinger fu bravissimo, un altro mi avrebbe cacciato dal suo ufficio. Noi pensavamo fosse una sintesi teologica fatta da Emiliano che ha fatto quello che ha potuto, poverino, ma non c'e chi possa leggerglielo. Inoltre, quel libro è già sparito; è come una tesi dottorale, un mattone (nel senso di gran volume) così di Teologia, dicendo un po' quello che dice la Chiesa sull'ecclesiologia, la cristologia. Potete immaginare se quelle erano le nostre catechesi... ecc.
 Ora attenzione alle date: nel 1993 Ratzinger ha parlato di questa redazione di un manuale catechetico da  preparare per i Neocatecumenali, per porre rimedio al problema della dottrina CN, infatti Kiko ha affermato nel 2006 in Spagna che nel 2003,  per mano dello stesso prefetto, la Chiesa gli aveva consegnato questo direttorio catechetico tutto per loro,  e che Kiko in persona sfacciatamente  ha rifiutato, tanto che Ratzinger rispose: "Come ha detto? Che non riconosce questo libro? Da cinque anni lavoriamo ed ora lei dice che non lo riconosce?", quindi si comprende dalla frase del Cardinale che i lavori di studio delle catechesi erano cominciati nel 1998.
 Da cio' si deduce che:

Primo:  la Chiesa conosce benissimo la dottrina di Kiko Arguello e company, e dopo il rifiuto del 2003 gli ha consegnato un statuto definitivo che fa' riferimento continuamente alle catechesi eretiche del Cammino Neocatecumenale  mai approvate, perche' evidentemente inapprovabili.

Secondo: l'atteggiamento sfacciato e temerario e di aperta disubbidienza di Kiko Arguello nei confronti del Cardinale Ratzinger.

Terzo: la strana remissivita' dell'attuale Papa, cioè l'assenza di una reazione logica e leggittima da parte della Chiesa  di fronte all'aperta e sfacciata ribellione di un eretico impenitente.

Quindi come vedi carissimo Mardunolbo lo scandalo intorno ai Neocatecumenali è evidente, forse paragonabile allo scandalo della gestione dello IOR da parte di Consacrati corrotti e massoni.

2 commenti:

  1. OK ! Grazie ancora, avevo letto a pezzi sparsi quanto è ora scritto in elencazione di date e di avvenimenti. E' effettivamente un po' sconvolgente l'atteggiamento del papa.Molta mitezza eccessiva di fronte ad una strafottenza imperdonabile. ma altri papi nella storia hanno dimostrato poco polso. Ricordo quando Filippo il Bello re di Francia, imprigionò tutti i templari con la scusa di indegnità loro, in realtà per impadronirsi dei beni che quelli gestivano per la Terrasanta e per opere di bene.Il Papa non mosse un dito in favore dei templari torturati e massacrati ingiustamente. Il maestro dei templari venne condannato al rogo, ma disperato, prima di morire maledisse il re ed il Papa. Entrambi questi morirono dopo pochissimo tempo della morte dei templari. Questo per ricordare come nella storia vi fu la mancanza di prese di posizione nette a favore della giustizia, anche da parte di papi, e le conseguenze andarono avanti anche nei secoli.Preso atto che la situazione è questa descritta sopra, non resta che procedere attaccati con le unghie e con i denti alla tradizione per evitare che il marcio si propaghi dappertutto. Rimane ancora la certezza che le forze del male non prevarranno anche con le carenze e le manchevolezze umane.Ma ritengo a questo punto, con ancor più convinzione, che il ritorno all'antica via sia la scelta più saggia e più salvifica per ciascun credente. Mi auguro che con ogni genere di protesta lecita i cattolici si diano da fare ovunque per ripristinare senza più alcun indugio la messa antica, unica nella sua sacralità ed attenzione doverosa al Sacrificio di Cristo ed alla Sua Maestà.Non solo, ma, al di là di quello che il papa, per ragioni sue, forse legate ad eccessiva fiducia, faccia, rimane la gravissima colpa di vescovi che vedono meglio e negando la possibilità di messe secondo la tradizionale secolare si pongono loro fuori dalla Chiesa e fuori dalla richiesta del papa stesso. Sappiamo quindi che costoro sono in grave errore di disobbedienza, non sono pastori e sono da non seguire,anzi da indicare a vituperio generale dei fedeli.

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  2. Non è vero che le catechesi non sono state approvate!!!!
    sono DIRETTORIO

    RispondiElimina

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